Realizzare un Piano

Realizzare un piano di welfare offre molteplici vantaggi, i primi sono di natura economica, poi motivazionale direttamente discendenti dai primi e conseguentemente in termini di produttività.

Un piano ben strutturato può portare a:

  • Comunicazione interna: coinvolgere i dipendenti in un generale perfezionamento organizzativo, consente la nascita di un clima aziendale migliore nonché il buon risultato del piano stesso. È provato che un piano fondato sul solo risparmio economico tende a fallire.
  • Percezione dei lavoratori: cambiamento positivo della visione che il personale ha della realtà lavorativa, dell’andamento aziendale, della leadership, dei rapporti tra colleghi. In quest’ottica un piano di welfare si inserisce per iniziare un miglioramento ove la situazione è più critica e per creare maggiore valore ove la situazione è già appropriata.

  • lComunicazione esterna: realizzare un piano di welfare permette un sicuro ritorno di immagine da tutti gli stakeholder, poiché si rende noto il proprio impegno etico e sociale

  • Creazione di sinergie: attuare un piano focalizzandosi sulle collaborazioni con altre realtà territoriali permette lo sviluppo dell’intera società

IL PIANO

Affinché un piano di welfare abbia successo deve essere articolato nelle seguenti fasi

Analizzare lo status quo dell’azienda, individuando indizi di benessere e malessere dei lavoratori. Dovrà essere realizzato un questionario da sottoporre ai lavoratori, che avrà un duplice scopo:

  • Coinvolgere il personale: sia in fase di ascolto che di comunicazione dei risultati
  • Fornire informazioni utili alla realizzazione del piano

A titolo esemplificativo si riportano alcune variabili di cui è bene tenere conto nella realizzazione del questionario:

  • Senso di appartenenza
  • Livello di comunicazione
  • Qualità dei rapporti (collaborazione, lavoro di squadra, management)
  • Sistema retributivo e premiale
  • Sicurezza e ambiente di lavoro
  • Soddisfazione
  • Motivazione
  • Chiarezza della propria mansione
  • Supporto dai superiori
  • Autonomia, responsabilizzazione e crescita professionale

Fondamentale è definire chiaramente ciò che si vuole raggiungere.

Gli obiettivi possono essere molteplici:

  • Soddisfazione dei lavoratori: economicamente e psicologicamente
  • Attenzione alla diversity e all’aging
  • Attrarre personale con elevate competenze
  • Commitment e engagement
  • Employee retention
  • Maggiore collaborazione tra colleghi
  • Riduzione dello stress e dei conflitti
  • Maggior raggiungimento degli obiettivi
  • Aderire alla mission e alla vision aziendale
  • Maggiore efficienza ed efficacia
  • Migliorare l’immagine aziendale

La terza fase consiste nella definizione del budget che si vuole dedicare al piano di welfare.

Le scelte possono essere molteplici, tra cui:

  – investire i risparmi o parte di essi

  – destinare una percentuale del costo del lavoro

  – decidere una percentuale del fatturato

  – conversione del premio di produttività

Importante è stabilire i bisogni del personale, al fine di offrire servizi ed opere che siano percepiti ad alto valore. Innanzitutto è necessario suddividere i lavoratori in categorie omogenee, a cui somministrare un questionario. Da quest’ultimo emergeranno dati che permetteranno di individuare i servizi più richiesti.

In questa fase il datore di lavoro è ormai in possesso di tutte le informazioni per definire al meglio le azioni di miglioramento.

I servizi selezionati possono essere offerti in più modi:

  • Tramite uno dei tanti portali di welfare
  • Tramite la realizzazione di un piano di gestione dell’orario lavorativo, in modo da permettere un maggior bilanciamento della vita professionale e privata. In quest’ottica lo smart-working può agire come elemento aggiuntivo alla componente economica, ma risulta essere di importanza prioritaria.

Di fondamentale importanza per la buona realizzazione del piano e per permetterne la durata nel tempo è la misurazione dei risultati, preferibilmente da effettuare ogni sei mesi e da confrontare con la situazione ante realizzazione del piano di welfare.

La scelta degli indicatori da usare per la misurazione deve rispettare le seguenti caratteristiche:

  • Correlazione con gli obiettivi iniziali del piano di welfare
  • Facile reperibilità dei dati e delle informazioni necessarie
  • Chiarezza dell’informazione quantitativa e qualitativa ottenuta
  • Confrontabilità del dato nel tempo
  • Oggettività dei parametri, ad esempio: costi, tempi, volumi prodotti, numero di errori, assenteismo, turnover…

La definizione degli indicatori consente di fissare e comunicare gli obiettivi a tutti i lavoratori, dando loro attenzione ed ascolto. Importante sarà riproporre periodicamente il questionario iniziale sul clima aziendale e comunicare internamente ed esternamente i risultati raggiunti.

A titolo esemplificativo si riportano alcune variabili da prendere in considerazione:

  • Assenteismo, ritardi al lavoro, soste frequenti o lunghe, problemi e conflitti evitati o risolti, disponibilità a sviluppare nuove competenze e al cambiamento, grado di difficoltà nel reclutare nuove persone, piani formativi, numero di promozioni, capacità di gestire lo stress, spirito di iniziativa
  • Numero di progetti terminati con successo, senso di responsabilità, valutazione processi produttivi, numero di clienti, numero di resi e lamentele, soddisfazione dei clienti, puntualità, gestione degli ordini, fiducia del sistema bancario, reputazione dell’impresa nel contesto sociale, grado di fiducia degli stakeholder

1 – Valutazione dello status quo

2 – Definizione degli obiettivi

3 – Analisi dei bisogni extra-lavorativi

4 – Pianificazione delle azioni

5 – Misurazione dei risultati

In tutte le fasi, di primaria importanza è la comunicazione!

Chiaro è che alla base di un buon piano di welfare vi è la comprensione dei bisogni dei lavoratori originando quindi la giusta soddisfazione. Gli elementi che generano insoddisfazione discendono dal contesto organizzativo: condizioni di lavoro, relazioni, stipendio. Ciò che crea benessere è legato al lavoro in se stesso, ai riconoscimenti ricevuti, al successo.

Decisivo per incrementare soddisfazione ed impegno è dedicarsi agli aspetti legati al contenuto del lavoro: autonomia, realizzazione professionale, possibilità di crescita. Oltre all’aspetto psicologico è necessario anche implementare un buon sistema premiale fondato sulla performance e che fornisce beni e servizi desiderati e gratificanti per dipendenti.

ANCI Piemonte

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